BIO

Sono laureato in filosofia, ma la mia formazione si è poi arricchita di studi storici e letterari. La mia carriera di insegnante è iniziata nella scuola secondaria di primo grado per proseguire in quella di secondo grado e all’università, dove mi sono occupato soprattutto della formazione dei docenti.
Da anni mi dedico principalmente alla letteratura per ragazzi e in generale all’editoria scolastica.
Così sono nati libri che hanno raccontato fatti e personaggi della Storia, da quella antica a quella del Novecento: Pericle ed Ercole, Dante Alighieri e Leonardo da Vinci, Ghandi e Mandela, Giovanni Falcone e Paolo Bosellino.
Ho anche svolto un’intensa attività di autore teatrale portando in scena, oltre a miei testi, anche alcuni capolavori dei grandi della letteratura contemporanea: Kafka, Tolstoj, Svevo, Simenon, Campana, Leopardi, Camus, Yourcenar e Collodi.
NOVITA' 2021
DICONO DI ME
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Questi racconti di Roberto Melchiorre mi ricordano, per la loro leggerezza, le Storie proprio così di Rudjard Kipling e costituiscono un esempio di pedagogia sorridente.
GIORGIO CELLI
Etologo, poeta e drammaturgo
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Melchiorre racconta la storia rivolgendosi ai piccini. Ma i grandi, ne sono certa, leggeranno sopra le spalle dei loro figli, perché le cose che racconta riguardano tutti e sono descritte con tale precisione – da ricordare: la semplicità è la più difficile delle conquiste – che non potranno esserne tutti affascinati
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Ringrazio Melchiorre di avermi dato l’occasione di riflettere su un’editoria parascolastica dignitosa capace di incidere, ad un tempo, sull’immaginario e sul bisogno di conoscenza delle nuove generazioni
PINO BOERO
Docente di letteratura per l’infanzia
DACIA MARAINI
Scrittrice
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Roberto Melchiorre […] ha raccolto ne Il melo selvatico i casi di città diverse, ma accomunate dal fatto di essere state distrutte. Senza inutili patetismi, ma con un tono soffice che all’inizio mima la fiaba, ci si inoltra nei racconti di due figure maschili, una coppia che evoca archetipi classici come Don Chisciotte e Sancho, ovvero Don Giovanni e Leporello, ma anche un doppio punto di vista che davanti al panorama della morte non riesce a ricomporsi. Attorno a loro, un coro di donne […] Proprio la presenza di quel coro prevalentemente femminile, fa sì che dalla fiaba si passi con naturalezza a un tono da tragedia classica
GIANFRANCO CAPITTA
critico teatrale de «Il Manifesto»
Pubblicazioni
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere
Racconti di animali poco amati e straordinarie avventure alla ricerca della luce o del silenzio, storie di minatori e di re, di personaggi mitici e di monasteri, di eroi della lotta all’emarginazione e di paladini della nonviolenza, di bambini sfruttati che si ribellano e di uomini e donne che hanno trovato la morte lottando contro le mafie. Di questo parlano i miei libri.
SULLE TRACCE DI GHANDI
Storia di un amore indiano
IL RAGAZZO DI CAPACI
in uscita a gennaio 2018
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PUBBLICAZIONI...
FORMAZIONE
«Scrivere a scuola», «Le regole dell’immaginazione», «Il laboratorio delle storie», «Dalla Storia alle storie», «La lingua in scena», «La storia locale a scuola», «A tavola con la Storia», «Prepararsi al concorso a cattedra» sono solo alcuni dei corsi di formazione per insegnanti e aspiranti docenti che ho tenuto negli ultimi anni dopo essere stato per più di un decennio supervisore ssis.
CONTATTI
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TEATRO
Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.
Federico Garcia Lorca
Letture sceniche, teatro musicale, drammaturgia sociale. Questi i miei interessi degli ultimi anni legati alla scrittura scenica.